RICORDO DI ROSANNA COPPOLA, RESTAURATRICE GENTILE: il 10 marzo 2023 ci ha lasciato Rosanna, formatasi presso l’ICR, nella fortunata stagione in cui l’Istituto favoriva il formarsi di gruppi di lavoro che hanno fatto della condivisione il loro punto di forza, socia fondatrice della cooperativa CBC in cui ha svolto tutta la sua lunga carriera professionale. Sfogliare il suo curriculum sorprende noi per primi, difficile la scelta tra tanti capolavori, dai primi esordi nei cantieri della Basilica di Assisi sui dipinti di Torriti, Cimabue e Giotto; i dipinti delle Sale del Palazzo dei Conservatori (1982, 1988), intervallate dal lavoro sugli affreschi di Antonio Solario nel Chiostro del Platano a Napoli. Dal 91 al 94 cura il meticoloso restauro nella Cripta della Cattedrale di Anagni e partecipa alla campagna di restauro sugli affreschi del Beato Angelico e di Luca Signorelli nella Cappella di San Brizio. Lavora poi a Milano, nella Cappella di San Giorgio a Sant’Ambrogio, sulla volta decorata da Giacinto Brandi nella Chiesa di San Silvestro in Capite e sui dipinti di Pietro da Cortona nella Sala del Trono al Quirinale. Ad Assisi, dopo il terremoto del 97, partecipa al consolidamento delle volte e conduce una prima prova di reintegrazione su due Santi dell’arcata, ricomposti dopo il crollo. Partecipa all’intervento sui dipinti murali di Filippo Lippi della Cappella Maggiore nel Duomo di Prato (2000-2001); le pitture della cripta del Peccato Originale a Matera e il ritorno ad Anagni per il cantiere nel Matroneo delle Monache nella Chiesa di San Pietro in Vineis. I manufatti cui si è dedicata con maggior passione sono stati i dipinti su tavola e la scultura lignea policroma. Ad Orvieto il Polittico di San Domenico e la Madonna con Bambino di Simone Martini; il Maestro del 1310, Lorenzo di Credi, Giovanbattista Naldini e Ridolfo del Ghirlandaio per la riapertura del Museo Civico di Pistoia (1982); il Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini nei Musei Vaticani, in occasione del suo temporaneo ricongiungimento alla Pala di Pesaro; il Crocefisso ligneo del Maitani e la Madonna dei Raccomandati di Lippo Memmi nel Duomo di Orvieto; tra 90 e 91 lavora su diversi dipinti della Galleria Nazionale dell’Umbria; quindi a Roma sul Narciso del Caravaggio (95), sulla Fornarina di Raffaello (2000) e sul Crocefisso del Duomo di Teramo. Conclude la sua carriera sui grandi teleri veneziani: le Storie di Ester del Veronese nella Chiesa di San Sebastiano (2009-2010), la revisione estetica dei Tintoretto dell’Accademia, l’Ultima cena del Tintoretto nella Chiesa di San Giorgio, Le storie di Sant’Orsola di Vittore Carpaccio (2017-18).