Il restauro del ciclo di dipinti murali nella Cappella Maggiore del Duomo di Prato è iniziato nel luglio 2001 e si è concluso a marzo 2007; è stato condotto in continuità da una squadra composta mediamente da 6 restauratori, coordinati da Mark Gittins.
La volta è decorata con le gigantesche figure degli Evangelisti, mentre sulle pareti si susseguono le storie della vita di Santo Stefano e di San Giovanni Battista.
L’aspetto più interessante di questo ciclo è proprio la tecnica esecutiva: il talento di Lippi, unito alle vicende personali del suo periodo pratese –che lo vede innamorarsi, fuggire con una giovane suora e concepire il figlio Filippino- lo portano a diluire nel tempo il completamento dell’opera, e a ricorrere ampiamente alla pittura a secco. Forse più che in altre sue imprese.
Proprio l’interpretazione delle vastissime e numerose finiture come ridipinture successive ha comportato, nel tempo, interventi distruttivi, tesi a raggiungere la superficie chiaramente a fresco. Buona parte del nostro processo di studio e comprensione è stato quindi dedicato al riconoscimento delle tracce rimaste di questi strati, e alla loro successiva armonizzazione durante il processo di reintegrazione.
 
                                    
                                   
                                    
                                  Questo grande cantiere è stata un’infiltrazione importante di professionalità formate alla scuola romana dell’ISCR nel territorio tradizionale dell’OPD, portatore di metodologie impostate su percorsi diversi. L’iniziale diffidenza si è trasformata in una bellissima esperienza di confronto e commistione, condita da notevole rispetto reciproco. Noi abbiamo provato alcune specifiche tecniche di pulitura e fissaggio della pellicola pittorica, proponendo a nostra volta un percorso di
reintegrazione poco ricostruttivo, che ha convinto per il risalto che restituiva alla pittura originale. Particolarmente difficile è stato rimuovere parte della resina sintetica applicata da Tintori sulle vele, nel tentativo di fermare l’affioramento di sali solubili e la decoesione dell’azzurrite dei cieli. E’ nata qui la prima sperimentazione del gruppo di Luigi Dei, che ha messo a punto microemulsioni a base di tensioattivi e solventi organici emulsionati, da applicare ad impacco.
 La predica di San Giovanni
                                            
                      Particolare dopo la pulitura
                                    
                                      
                                              La predica di San Giovanni
                                            
                      Particolare dopo la pulitura                    
                                   La predica di San Giovanni
                                            
                      Particolare al termine della reintegrazione
                                    
                                      
                                              La predica di San Giovanni
                                            
                      Particolare al termine della reintegrazione                    
                                   La disputa di Santo Stefano
                                            
                      Fasi del fissaggio della pellicola pittorica
                                    
                                      
                                              La disputa di Santo Stefano
                                            
                      Fasi del fissaggio della pellicola pittorica                    
                                  Isabella Lapi Ballerini (2000-2007) e da Cristina Gnoni Mavarelli (2003-2007) della Soprintendenza per i Beni Architettonici Paesaggistici, Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le Provincie di Firenze, Pistoia e Prato, si è avvalso della direzione operativa di Franco Vestri della stessa Soprintendenza e della consulenza tecnica per l’intervento sulle volte del collega Sabino Giovannoni. Il ponteggio è stato progettato da Franco Vestri e realizzato dall’Impresa Leonardo Paolini: forse il più bello e comodo di tutta la nostra esperienza di cantiere.
Opificio delle Pietre Dure, Firenze (Mauro Matteini, Giancarlo Lanterna, Alfredo Aldrovandi, Carlo Lalli, Maria Rizzi); Consorzio CSGI, Università di Firenze (Luigi Dei, Paolo Baglione); CNR Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali – Sezione “Gino Bozza” (Lucia Toniolo); Politecnico di Milano, Dipartimento di Fisica (Rinaldo Cubeddu, Giancarlo Valentini, Daniela Comelli); Università di Perugia Centro di Eccellenza SMAArt (Costanza Miliani); Getty Conservation Institute (Giacomo Chiari, Francesca Piqué).
Antonio Quattrone; Ennio Massi, Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio e per il Patrimonio Storico, Artistico e Demoetnoantropologico per le Province di Firenze, Pistoia e Prato; C.B.C. Conservazione Beni Culturali, Roma.
C.B.C. Conservazione Beni Culturali, Roma. Creazione del programma software ReGIS: Mega Review, Firenze. Immissione dati: Anna Adamovich, Firenze.