Come sempre un programma articolato, lungo cinque giornate particolarmente intense. Fra le tante cose interessanti vorremmo segnalarvi, fra i contenuti dei diversi working groups, quelli relativi alle strategie di Risk Assessment e Decision Making nell’ambito della conservazione preventiva, e le nuove esigenze di maggior interscambio tra i protocolli della formazione e ricerca. Fra le problematiche tecniche molta attenzione alle puliture delle superfici del contemporaneo e a nuovi metodi di documentazione e studio delle tecniche esecutive.
Molto interessanti gli studi sulle nanotecnologie, sui protettivi per sculture in bronzo all’aperto e tante altre ricerche sui tessuti, metalli, cuoio, carta, dipinti, ecc.
La CBC ha partecipato con una presentazione di Mark Gittins per il team guidato da Leslie Rainer che descrive il progetto pilota al Parco Archeologico di Ercolano, condotto dal Getty Conservation Institute, con il Hercolaneum Conservation Project.
La sua presentazione ha illustrato i risultati di indagini per scoprire metodi e criteri impiegati dall’archeologo Amedeo Maiuri dagli anni ’30 al 1957 nel programma di scavi e ricostruzioni di Ercolano. Vista la attuale validità di molti criteri e metodi si è discusso come questi elementi si debbano integrare con l’intervento di restauro in corso.
Matteo Rossi Doria ha partecipato in differita, come componente di un team di ricerca su un progetto durato due anni in collaborazione con numerose istituzioni di ricerca (Università Politecnica di Valencia, Royal Danish Academy of Fine Arts, SRAL Maastricht, Centre Interdisciplinaire de Conservation et Restauration du Patrimoine Marsiglia).